La Residenza Artistica di Giorgio Di Palma
Attacchi d’Arte Residenziali: l’Arte che Vive nella Comunità
Accanto agli ormai consueti Attacchi d’Arte annuali, la nostra struttura propone gli Attacchi d’Arte Residenziali, un’esperienza unica che trasforma l’artista in ospite della comunità. Quella che nel mondo dell’arte è definita “residenza artistica” diventa qui un’occasione per creare un dialogo profondo tra l’artista e gli Ospiti, favorendo uno scambio basato su empatia, osservazione e partecipazione attiva.
Durante la residenza, l’artista ha l’opportunità di vivere a stretto contatto con gli Ospiti, persone “speciali” che richiedono attenzione e sensibilità particolari. Insieme, costruiscono un percorso creativo che è anche una sorta di “osservazione partecipante”, ispirata alle teorie di Malinowski: una permanenza prolungata che permette all’artista di immergersi nelle dinamiche quotidiane del gruppo e di raccontarne il mondo interiore attraverso l’arte.
Raccontare con l’Arte
L’obiettivo degli Attacchi d’Arte Residenziali è creare opere capaci di narrare l’intimità, le emozioni e lo spirito di comunità degli Ospiti, affrontando anche il tema della malattia mentale. Le opere realizzate durante la residenza vengono esposte sia all’interno che all’esterno della struttura, utilizzando l’arte come mezzo per attirare l’attenzione sul disagio mentale, sensibilizzare l’opinione pubblica e contribuire alla lotta contro lo stigma.
Un Evento Speciale con Giorgio di Palma
Quest’anno, dal 17 al 22 febbraio 2020, la residenza artistica sarà guidata da Giorgio Di Palma, celebre a livello internazionale per le sue opere in ceramica, che lui stesso definisce “oggetti inutili”. Con argilla e colori sgargianti, Di Palma lavorerà fianco a fianco con gli Ospiti della struttura, trasformando l’inutile in eterno attraverso la sua arte.
Giorgio Di Palma, classe 1981, con una laurea in archeologia nel cassetto, si dedica da anni alla creazione di opere in ceramica che richiamano oggetti di un passato recente: macchine fotografiche, telefoni anni ’80, coni gelato spiaccicati, palloncini e vecchie macchine da scrivere. Oggetti rigorosamente in ceramica, “inutilizzabili ma impossibili da abbandonare”, come li descrive l’artista stesso.
Sul suo sito scrive:
«In un’epoca di eccessi e sprechi, il mio scopo è realizzare oggetti caduti in disuso già dalla nascita, inutilizzabili ma impossibili da lasciarsi dietro. Saranno loro a sopravviverci, perché di terracotta, quindi immortali».
Giorgio Di Palma non ha frequentato accademie d’arte né istituti artistici, ma ha seguito un percorso personale e fuori dagli schemi. Dopo un’esperienza come tecnico informatico a Budapest, è tornato a Grottaglie, dove ha aperto un piccolo studio di ceramica, seguendo una tradizione familiare secolare, ma reinventandola a modo suo. Le sue opere, lontane dalla funzionalità, lasciano spazio all’immaginazione e hanno conquistato una fama internazionale, con esposizioni in mostre personali e partecipazioni a residenze artistiche.
Un’Esperienza Aperta
Per chi desidera avvicinarsi al mondo dell’arte e riflettere sulle tematiche dell’inclusione sociale e del disagio mentale, è possibile partecipare a questo Attacco d’Arte Residenziale. L’evento è aperto a un massimo di cinque persone. Per prenotarsi, basta contattare la struttura.